Le tecniche riflessologiche di distinguono in due grandi filoni: quello orientale e quello occidentale. Nonostante il principio sia il medesimo, ossia che stimolando delle zone riflesse si abbiano effetti su zone lontane dal sito di applicazione del massaggio, nascono e si sviluppano con presupposti differenti: la Riflessologia Cinese si basa sui principi della medicina tradizionale cinese, mentre la Riflessologia Occidentale attinge ai principi scientifici sulla quale si basa la medicina convenzionale occidentale.
La Riflessologia Plantare Occidentale nasce in concomitanza delle prime scoperte occidentali in ambito neurologico di Sir Henry Head e Sir Charles Sherrington.
Una delle differenze identificabili nei trattamenti di Riflessologia Occidentale ed Orientale è nell'intensità della pressione applicata dall'operatore. La Riflessologia Occidentale, ad esempio, opera al di sotto della soglia di sopportazione del dolore del paziente , al fine di ottimizzare gli effetti della stimolazione delle aree riflesse sfruttando la condizione di profondo relax che la riflessologia plantare occidentale è in grado di indurre.
Nel piede esistono 7200 terminazioni nervose che attraverso la spina dorsale ed il cervello sono collegate con tutte le parti del corpo.
La riflessologia può essere definita una scienza dei riflessi, intesi come zone corrispondenti e riflesse di determinati organi del corpo umano collocati altrove. Tutto il corpo umano è sede di punti riflessi sui quali è possibile agire per alleviare dolori e tensioni; esistono però zone in cui le concentrazioni nervose sono più massicce, queste zone sono collocate nelle parti più periferiche del corpo: la testa, le mani e i piedi.
EFFETTI BENEFICI: